Parlando di libri

Un non lettore pentito

Pochi libri all’anno. Forse meno di 2, escludendo quelli vicino al mondo della manualistica o dell’informazione tecnico-professionale. Ma non sempre finiti, troppo spesso lasciati a metà sul comodino o sul divano. Questa può essere la descrizione del rapporto di A. con la lettura fino a qualche tempo fa.
All’improvviso tutto cambia. Quattro romanzi nel giro di poco più di un mese, siamo già al quinto contando la lettura in corso. Un forte interesse per il mondo degli scrittori, degli editori. La curiosità di essere informato sull’universo intellettuale e culturale, attraverso gli appuntamenti settimanali di quotidiani e TV. In poche parole, un non lettore convertito e, oserei dire, quasi pentito.
I cambiamenti non arrivano mai così, per caso. Sono sempre motivati o, comunque, condizionati da qualcuno o qualcosa che accade nella nostra vita. Non mi dilungo troppo, ma il cambiamento di A. è stato generato da uno spritz. Sì, proprio il drink. Il tutto succedeva in un locale dove quello spritz veniva sorseggiato in compagnia di una persona che apparve speciale sin dal primo sguardo. Uno sguardo di quelli che ti penetrano l’anima per rimanerci a lungo, forse per sempre. Uno sguardo che, quando quella stessa persona attaccava col suo raccontar di libri, diveniva qualcosa di tremendamente magnetico ed emotivamente, nonché fisicamente, irresistibile. Quella persona è poi volata via, come in un romanzo di non eccessiva qualità, ma quello sguardo e quella passione viscerale dell’amore per i libri è ancora nell’aria. A. la ritrova ogni volta che apre un libro o parla di libri, perché quella passione – certo in misura minore – ora è parte di sé.

Questo è solo un esempio, ne potremmo citare altri, ma il punto è semplice. Per far innamorare della lettura, bisogna parlarne, bisogna presentarla sotto forme diverse a seconda di persone diverse. Non basta regalare un libro. Se io non leggo, non è la cessione del bene a titolo gratuito che mi incentiva alla lettura. Ciò che cambia il mio atteggiamento è la componente emotiva. Prova a raccontarmi di quello che hai provato nel leggere un determinato libro, fammi incuriosire alla storia, raccontami il perché ti sei così appassionato/a a quel libro. Dimmi perché mi hai regalato quel libro, se proprio ci tieni a regalarmelo.
Cosa estremamente importante, non giocare a fare l’intellettuale. Se sei di fronte ad un lettore di scarso livello, non è detto sia davanti ad un personaggio ignorante o poco stimolante intellettualmente. La lettura è quasi un dono, non darlo per scontato. Sii tu, lettore appassionato, portavoce della piacevolezza della lettura. Non porti su un piedistallo, parla di quella che è la tua passione con la normalità e caparbietà che è dovuta ad una passione.
Le barriere sono l’antitesi della comunicazione. La lettura ha la sua genesi nella comunicazione. Parlare di libri è uno strumento, lo strumento per diffondere la lettura. Siamo noi lettori responsabili della diffusione della passione, non affidiamoci alle case editrici o alle grandi catene distributive. Questi sono attori fondamentali, ma sono anche attori impersonali in un certo senso. Quante volte sento dire che il commesso della determinata super mega libreria non è minimamente paragonabile al libraio della piccola libreria all’angolo? È vero. L’eccezione è il contrario, ma è giusto che sia così. Il libraio sotto casa è un imprenditore del libro, ha fatto di una passione un lavoro, è normale che si diletti nel “cucire su misura” un libro addosso ad ogni clienti entri nel suo negozio. Le piccole librerie indipendenti vanno diminuendo, il tempo libero per informarsi sui media – sempre più frammentati e in continua crescita grazie al web – è sempre più scarso, come se non bastasse, i libri iniziano ad avere costi importanti che, in periodo di crisi, di certo non aiutano. Tutti questi fattori impattano negativamente sulla fruizione e diffusione della lettura, sta a noi lettori parlarne e sostituirci al libraio tradizionale per “cucire su misura” un libro addosso ai nostri amici, colleghi e parenti.

In questa sezione di RobaDaLettori cerchiamo di dare stimoli alla diffusione della lettura. Suggeriamo libri suggeriti dai lettori su twitter e parliamo di quelli che possono essere i supporti da dare a chi è un lettore pigro.

La parola è a voi. Suggerite, commentate e twittate. Diffondiamo insieme la lettura.

Alcune iniziative:
OneDayBook – per lettori pigri

Letture in corso

A.T.

E tu cosa ne pensi?